3 Settembre 2021 -

SENTIERO ATTREZZATO “BRIGATA ALPINA TAURINENSE”

Cronistoria degli interventi

L’attività si è inquadrata nell’intesa che era stata stipulata a inizio 2020 fra CAI, Truppe Alpine e ANA finalizzata alla manutenzione di sentieri in montagna. Nella primavera 2020, avuta notizia dal web di tale intesa, si era proposto al Coordinatore ANA PC del 1° Rgpt di fare qualcosa. Avuto un ok di massima per procedere allo studio si erano ipotizzati due possibili interventi: uno in alta Val di Viù e uno in alta val di Susa (ripristino sentiero attrezzato Brigata Taurinense sotto punta Charrà).  Sentite le Sezioni ANA di Torino e Val Susa, in cui ricadevano le zone citate, si è avuto anche il loro forte interesse a procedere. Presi dunque i contatti con le Sezioni del CAI interessate si riscuoteva l’interesse di quella di Lanzo e l’immediato riscontro da Bardonecchia, la quale stava ipotizzando un’analoga iniziativa. La cosa si è dunque formalizzata, come da procedura dell’intesa, con una richiesta di collaborazione del CAI alle T.A.  A metà settembre si completavano intanto le varie ricognizioni e giungeva il parere favorevole delle T.A. per i lavori della Val Susa, mentre per la Val di Lanzo non giungevano riscontri. Anche in Sede nazionale l’iniziativa, avallata dal Comando Truppe Alpine, riscuoteva vivo interesse e dunque alla fine di settembre 2020 si è tenuta con CAI e T.A. la prima di sei riunioni organizzative nel corso delle quali sono stati coinvolti via via il Comprensorio alpino To 2, il Comune, il Consorzio forestale AVS e la Regione; ciascuno Ente ha messo risorse economiche oppure personale, materiali o mezzi. Una buona sinergia di intenti e risorse! 

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Nel corso delle riunioni si decideva che sul sentiero attrezzato Colle Mulattiera – Passo Sanità avrebbero lavorato gli istruttori alpinistici della Brigata Taurinense ed i volontari alpinisti PC Ana con il supporto logistico della Sezione ANA Valsusa e del 1° Raggruppamento, mentre il 32° Reggimento Genio Guastatori avrebbe operato al ripristino della ex strada militare Colomion – colle Mulattiera. Il CAI Sezione di Bardonecchia a fine gennaio incaricava poi la guida alpina Angelo Borello e l’alpino, nonché vice presidente CAI Bardonecchia, Giorgio Gambelli di redigere un progetto di massima dei lavori sul sentiero, comprensivo di preventivo di spesa per i materiali; tale preventivo è stato approvato dal Comitato di Gestione del C.A.TO 2 e, quindi, i materiali sono stati acquistati dal C.A.TO 2 con il concorso successivo della Sezione CAI di Bardonecchia e, per le attrezzature e l’accoglienza del personale volontario, dal Coordinamento ANA Piemonte, mentre per la strada ci pensavano il Comune ed il Consorzio con altri contributi.

Il 14 giugno iniziavano i lavori sulla strada da parte del Genio ed il 26 si impiantava la base organizzativa – logistica e cominciavano anche i lavori sul sentiero attrezzato. Sulla strada, che sale al Colle dal versante di Beaulard, superata velocemente una prima interruzione con una palificata d’ingegneria naturalistica, subentravano maggiori difficoltà a oltrepassarne una seconda sulla quale si era deciso di realizzare una gabbionata in pietre la cui messa in opera impediva l’accesso al colle con i fuoristrada, condizione che si riteneva basilare per garantire il trasporto di personale e materiali all’inizio del sentiero da ripristinare. Per poter accedere al sentiero necessitava dunque cercare un’alternativa e la si trovava salendo con i fuoristrada per 45 minuti dal versante di Bardonecchia fino alla stazione a monte della sciovia del vallon Cros e poi proseguendo a piedi per circa 30’ portando a spalle attrezzature e materiali fino al colle della Mulattiera dove inizia il sentiero. Le sei bobine di cavo metallico (più di 100 kg ciascuna) venivano invece trasportate da un elicottero del 34° distaccamento AvEs “Toro” di Venaria al colle e tre sono state poi ulteriormente spostate al passo della Sanità per seguire lo sviluppo dei lavori. Sui cantieri del sentiero, lungo complessivamente circa 1.800 metri di cui 1.050 circa attrezzati con cavo d’acciaio o catene, venivano attivate in sequenza le seguenti fasi di lavoro:

 – si realizzavano nuovi ancoraggi temporanei per fissarvi una fune provvisoria, necessaria per accedere in sicurezza al fronte di avanzamento dei lavori,

 – si rimuovevano gli ancoraggi vecchi danneggiati dalle cadute di pietre, il cavo del 1939 e le catene degli anni 70-90, non più sicure, e si portava il tutto alla Mulattiera,

 – si facevano i fori e si resinavano i nuovi fittoni a cui collegare il nuovo cavo di sicurezza,

 – si svolgeva, si portava sul posto e poi si fissava a dovere il nuovo cavo d’acciaio

 – si smontavano ancoraggi e fune di sicurezza che veniva portata avanti nel tratto successivo.

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 Le attività si sono svolte con i militari della Brigata costituendo squadre alpinistiche miste (tracciatura – demolizioni – foratura – resinatura – trasporto – fissaggio cavo, ecc.) e con i volontari ANA valsusini (sterro – pietre – trasporto materiali, ecc.). In termini di impegno lavorativo sul sentiero i volontari ANA (alpinisti e non) hanno dato circa 130 giornate di lavoro e gli istruttori militari altrettante. Per alcuni giorni sono intervenuti anche alcuni volontari delle Sezioni alpine di Torino, Acqui Terme e Genova. Il lavoro più pesante è stato il trasporto lungo la parete dei cavi nuovi, lunghi 200 metri caduno, che si sono tirati a mano nei posti più accessibili, poi con un verricello a motore e infine portati a spalla per spezzoni a seconda delle lunghezze necessarie. In totale sono stati posati circa 800 m di cavo nuovo e risistemati 250 m circa di catene fissate ad ancoraggi nuovi o preesistenti ancora affidabili. Impegnativo è stato il lavoro sull’ultimo cantiere perché solo per arrivarci e rientrare ci si impiegavano circa 3 ore e su quel tratto si è lavorato a picco e pala per parecchi giorni. I lavori sul sentiero sono terminati il 20 luglio con un paio di giorni di ritardo sul programma, ma con gran sollievo e soddisfazione di tutti. In quei giorni anche sulla strada, superata la seconda frana e consolidato con gabbioni un impegnativo tratto di costone roccioso, il Genio Guastatori si è trovato in dirittura d’arrivo sugli ultimi metri di tracciato.

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Il 6 agosto, un venerdì, si è inaugurato il sentiero… a Oulx.  Nei giardinetti del paese, sotto un tendone con autorità e molti alpini si è tagliato un nastro davanti ad una targa che verrà poi portata in quota; d’altra parte non era pensabile portare lassù così tante persone. Mentre molte persone assistevano alla cerimonia a Oulx, alcuni di noi si sono uniti ai militari della squadra lavori e sono andati sul sentiero per farlo rivivere al passaggio di due elicotteri con le autorità e per dare supporto a una troupe tv. Giornata perfetta. Anche la strada, molto ardita…  è arrivata al colle; la prima volta ci si sale con qualche patema d’animo anche con una vettura normale, la seconda volta ci si va a piedi.

In termini generali le cose sono dunque andate bene: le condizioni meteorologiche sono state favorevoli in quanto abbiamo avuto solo tre giorni di fermo lavori per pioggia o vento, non ci sono stati incidenti, infortuni o danni degni di nota. Le situazioni di pericolo latenti (massi instabili, vecchi materiali, ecc.) sono state individuate mano a mano che si profilavano e sono state gestite adeguatamente, il clima di lavoro è stato sempre ottimo, scherzoso e piacevole. Ciascuno si è impegnato in base alle proprie forze e capacità, acquisendo via via esperienza e mettendola a disposizione, senza strafare. Anche senza pensare alla fatica, solo per questo ognuno dei presenti deve essere oggetto di stima e riconoscenza. Ottimi i rapporti con i militari ed ottima la gestione logistica, trasporti, delle comunicazioni radio e le attività correlate, seguite con molta cura dalla Sezione Valsusa e dai nuclei della PC ANA del Rgpt.

Restano da completare la nuova cartellonistica di sicurezza e da definire gli accordi per la gestione e manutenzione dell’opera. Non si può, in conclusione, che salutare e ringraziare chi si è dato da fare in tanti modi diversi, ma tutti necessari al funzionamento della catena organizzativa, operativa e logistica.  Si è lavorato con tanti Soggetti (Brigata Taurinense, Regione, CAI, Protezione Civile ANA, Comune Oulx, CaTo 2, Consorzio forestale AVS, Guide alpine) ciascuno dei quali ha messo qualcosa di essenziale: risorse economiche, lavoro manuale, attrezzature, mezzi di trasporto, logistica, ecc.  Ne è venuto fuori un buon esempio di collaborazione, cosa al giorno d’oggi nient’affatto scontata.  In sintesi si è fatto un bel lavoro e ne possiamo essere tutti orgogliosi, soddisfatti e contenti.