21 Luglio 2022 -

Clima, inaugurata la stazione di monitoraggio dei ghiacciai al Rifugio Gastaldi

La stazione intende rappresentare un avamposto per lo studio dei cambiamenti climatici sulle Alpi piemontesi e un luogo di formazione, sensibilizzazione e divulgazione scientifica

Sabato 16 luglio è stata inaugurata la stazione di monitoraggio dei ghiacciai situata presso il Rifugio Gastaldi (2654 metri di quota), di fronte a uno dei ghiacciai della Bessanese ormai quasi del tutto sparito.

La stazione di monitoraggio, che intende rappresentare un avamposto per lo studio dei cambiamenti climatici sulle Alpi piemontesi, è il primo passo operativo di Arpa Piemonte, Cai Piemonte, Cai Torino, Museo Nazionale della Montagna e Cnr-Irpi dopo la firma della convenzione promossa da Regione Piemonte i giorni scorsi.

Dati aggiornati per lo studio dei ghiacciai

Mediante sistemi di misurazione con sensori a terra forniti da Cnr e con sensori in aria di Arpa, sarà dato avvio a una metodologia di studio di un ghiacciaio, con i dati aggiornati.

«Ci tenevo ad essere qui insieme alle altre altre persone che hanno collaborato nella realizzazione di questo progetto, unico a livello nazionale di avamposto didattico ma anche di divulgazione culturale», ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati sabato scorso alla cerimonia inaugurale della stazione. «Era importante portare la nostra testimonianza per un’iniziativa che sarà sicuramente utile per i prossimi tempi».

I l ghiacciaio nei pressi del rifugio © Cai Piemonte

Luogo di formazione per i Titolati Cai

All’inaugurazione è intervenuto anche il presidente del Cai Piemonte Bruno Migliorati, che ha evidenziato l’intenzione del Gruppo regionale di utilizzare il Rifugio Gastaldi e il suo territorio come luogo di formazione specifica dei Titolati.

«Questo grazie alla possibilità di affiancamento dei ricercatori presenti in loco, in modo da farne così un sito privilegiato per la divulgazione scientifica».

Il paesaggio con le sue componenti naturali e antropiche

Entrando nel dettaglio, Migliorati ha spiegato come il Cai Piemonte intenda organizzare escursioni guidate periodiche nel bacino della Bessanese.

«Le escursioni comprenderanno le visite ai siti interessati dai progetti di ricerca in essere da parte di Arpa Piemonte e da Cnr-Irpi. A questo scopo intendiamo realizzare strutture informative fisiche e virtuali lungo il percorso escursionistico tra Pian della Mussa e il rifugio, per favorire la lettura del paesaggio e il riconoscimento delle sue componenti naturali ed antropiche».

Non solo:

«a scala vasta, intendiamo poi rafforzare la relazione storico-culturale e geografica che lega la città di Torino al Rifugio Gastaldi, in particolare attraverso il Museo nazionale della montagna, che ha una sede distaccata proprio all’interno del vecchio rifugio Gastaldi, ma anche grazie al coinvolgimento del Cai Torino, del Cnr-Irpi e della Regione Piemonte».

I partecipanti alla giornata inaugurale © Cai Piemonte

Esperienze diverse per raggiungere obiettivi comuni

Il presidente del Cai Piemonte ha concluso sottolineando l’attenzione particolare che Arpa Piemonte sta dedicando al progetto. «Da subito ha messo a disposizione apparecchiature tecniche di rilievo e dei fondi, per dare vita a un’iniziativa che unisce pensieri ed esperienze diverse, ma che possono portare al raggiungimento di risultati comuni».

articolo LOSCARPONE.CAI.IT